Pergola cov suab paj nruas hlav licas
Cov Teatro della Pergola, yog ib cov temples of excellence ntawm lub prose, lub suab paj nruas opens nrog "Lub caij nplooj hlav Awakening", Puav pheej winning zoo txais tau los ntawm Frank Wedekind "lub caij nplooj hlav Awakening".
Tus ua hauj lwm ntawm Duncan Sheik thiab Steven Sater muaj uas muaj tuaj rau Broadway ib kiv puag ncig cov tub los ntxhais veritable, distorting raws cov lis dej num thiab cov kev cai suab paj nruas yeej tsoos.
Ampiamente ripagata sia dal pubblico che dalla critica, Spring Awakening ha letteralmente sbancato nell’edizione 2007 dei Tony Awards, ottene do ben 11 candidature e vincendo 8 riconoscimenti tra i più importanti, tra cui miglior musical, miglior regia, miglior libretto, thiab 1 Grammy Award per le migliori musiche.
Tratta dalla controversa – quanto a volte difficile nella comprensione, almeno parte del pubblico, soprattutto più “anziano”, pièce teatrale di Frank Wedekind “Risveglio di Primavera”, pubblicata nel 1891 e a lungo oggetto di censura per la scabrosità e la provocatorietà dei temi, l’opera ha per protagonisti un gruppo di adolescenti nella Germania del diciannovesimo secolo alle prese con la scoperta della propria identità sociale, affettiva e sessuale.
Questi, Dua li ntawm xwb, verranno a contatto con la moralità della società e con l’ipocrisia degli adulti.
L’allestimento italiano di Spring Awakening, per la regia di Emanuele Gamba e la direzione musicale di Stefano Brondi, mantiene una stretta aderenza al libretto.
La sfida è proprio quella di affrontare un musical atipico nel suo genere: scene di nudo, abuso di minori, masturbazione, stupro, suicidio ma anche inno alla vita, alla gioia, a una natura nuova e rigogliosa, alla speranza.
Il testo è recitato in italiano ma l’inglese è mantenuto nelle canzoni, affinché niente si perda della straordinaria forza espressiva delle musiche.
Unica concessione dell’allestimento italiano riguarda l’ambientazione: la Germania di fine secolo viene sostituita con l’Italia degli anni Trenta, i cui richiami iconografici si riflettono nella scenografia, nei costumi e nelle acconciature.
Sullo sfondo, per ricordare l’ambiente scolastico in cui si muovono i giovani personaggi, una grande lavagna, multiuso, a seconda anche delle esigenze scenografiche, su cui venono proiettate le traduzioni delle canzoni con video dall’incredibile impatto scenico.
Sul palco abbiamo visto rare volte compagnie che hanno un cast eccezionale, come in questo caso, e con delle vocalità, soprattutto corali, eccezionali, che permettono al pubblico di divertirsi, di godere di uno spettacolo di alto livello artistico, ed uscire contenti ed “elettrizzati” da teatro.
Questa compagnia, quasi interamente fatta di giovani, ci offre un raro esempio di come, se sapientemente indirizzati, i giovani possono far uscire, e dare, il meglio di se.
Anche gli scettici della direzione de La Pergola alla fine, grazie a questa compagnia, credo si siano ricreduti sulla opportunità di ospitare un musical.
Bravò, Fabkis, quindi a Federico Marignetti, Arianna Battilana, Flavio Gismondi, Tania Tuccinardi, Paola Fareri, Renzo Guddemi, Vincenzo Leone, Francesca Brusati, David Marzi, Albachiara Porcelli, Andrea Simonetti, Conegliano, Gianluca Ferrato, Francesca Gamba.
Menzione speciale per la band musical che suona dal vivo sul palco: Marco Susini/pianoforte, Fabrizio Balest/basso e contrabbasso, Emmanuele Modestino/chitarre, Raffaele Commone/batteria, percussioni e sequenze, Francesco Carmignani/violino, Martina Benifei/violoncello.
Thawj tswj: Emanuele Gamba
Direzione musicale: Stefano Brondi
Coreografie: Marcello Sindici
Scene: Paolo Gabrielli
Costumes: Desirée Costanzo
Yeeb yaj duab: Paolo Signorini, Raffaele Commone
Teeb: Alessandro Ferri
Direzione artistica: Pietro Contorno
Frank Mariani
Los ntawm cov xov tooj 42 – Lub xyoo 03/12/2014
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